Sono soddisfatti, gli impiantisti della CNA, in merito alla soluzione, o almeno così dovrebbe essere, di un problema che avevano evidenziato da tempo (v. news del 15 aprile  Installazione e manutenzione impianti, CNA: “Consentirla anche in scuole, alberghi e ristoranti” ) e riferito alle difficoltà di svolgere i necessari interventi programmati di manutenzione degli impianti in luoghi fisici che ospitano attività attualmente sospese dai vari provvedimenti governativi come bar, ristoranti, alberghi e tutta l’ospitalità  in genere.

 

All’art. 2, comma 8 del Dpcm si chiarisce infatti che “per le attività produttive sospese è ammesso, previa comunicazione al Prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o di terzi delegati per lo svolgimento di attività di (….) manutenzione….”. Al comma 9, poi, si autorizzano le imprese che riprenderanno l’attività a partire dal prossimo 4 maggio a ”svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020”.

 

L’esempio che gli impiantisti della CNA avevano portato a sostegno della loro tesi era relativo al fatto che un corto circuito avrebbe potuto provocare un incendio all’interno di questi locali senza che l’impianto antincendio o gli estintori fossero riusciti ad entrare in funzione in quanto non era stato possibile effettuare, e non per responsabilità dell’impiantista, la programmata manutenzione.

 

In pratica è stata accolta la nostra richiesta – afferma Carmine Battipaglia, Presidente CNA Installazione Impianti – di consentire in modo chiaro ed esplicito l’attività di installazione e soprattutto di manutenzione degli impianti anche in tutti i luoghi dove si svolgono attività di cui ancora non è stata autorizzata la riapertura. Quanto disposto dal Dpcm consentirà di svolgere nel prossimo periodo tutte le attività di manutenzione necessarie a mantenere in efficienza e sicurezza gli impianti garantendo così la salute e la sicurezza degli utenti ed evitando il pericoloso insorgere di contenziosi”.